Come investire in uranio e vivere felici

C’è molto movimento nel mercato dell’uranio, dopo il terremoto di magnitudo 9,0 e lo tsunami in Giappone. Le notizie di chiusure di centrali, accantonamento dei programmi nucleari e referendum infuocati stanno spingendo le quotazioni verso il basso. Il che apre interessanti opportunità d’investimento sul mercato dell’uranio. Ma conviene? Quanto del calo delle valutazioni dell’uranio sul mercato è dovuto a panic selling e quanto a motivi più strutturali?

Personalmente penso che molto del movimento attuale sia più emotivo che fondamentale per una semplice ragione: l’80% dell’uranio venduto ogni anno avviene con contratti generalmente lunghi (term market) mentre solo l’8% -12% avviene a pronta consegna (spot market). Il prezzo a lungo termine non è cambiato ed è fisso a 73 $/lb. E’ il prezzo spot, a breve termine, che è sceso a 60$/lb.

Il che vuol dire che produttori o società che oggi firmano dei contratti a lungo termine non sono influenzati dal prezzo spot e dormono sonni tranquilli. Sono gli hedge fund che hanno paura di quello che sta succedendo in Giappone e cercano di sfruttare i titoli a breve termine shortando l’uranio e scommettendo su una fusione del nocciolo di uno dei reattori nucleari di Fukushima. Se non avviene, e ci sono ottime ragioni per pensarlo, a lungo termine succederà la stessa cosa dell’oil spill con BP, le cui azioni persero il 60% del loro valore in un battibaleno salvo risalire velocemente quando il pozzo di Macondo venne chiuso.

In pratica, oggi stiamo assistendo a una reazione a breve termine di panico ma quella a lungo termine potrebbe essere molto diversa. Nel corso di qualche mese, la gente si renderà conto che chiudere anche solo un numero significativo di centrali nucleari, nel breve volgere di qualche mese, è semplicemente una idiozia, a meno che non si voglia abbandonare il nostro modello di vita e generare una serie di black out catastrofici. Per cui, o si bruciano combustibili fossili inquinando l’ambiente o si sborsano un sacco, ma proprio un sacco, di quattrini per l’energia eolica e solare. Economicamente parlando, oggi l’energia nucleare è ancora più conveniente delle energie rinnovabili. Allora, cosa faremo? Inquiniamo l’ambiente coi combustibili fossili o rinunciamo a pensione e assistenza medica per pagare il solare o cerchiamo un modo per costruire vasche di contenimento in grado di gestire meglio i disastri naturali? Personalmente credo in un mix delle tre, ragion per cui vedo ancora in piedi i fondamentali di domanda/offerta per il mercato dell’uranio nel lungo periodo.

Su che compagnie investire allora? La mia scelta cadrebbe su Cameco Corporation perché è scesa di un terzo in pochi giorni ma ha contratti di vendita a lungo termine attualmente in produzione. Cameco ha quindi già tutti i permessi in tasca e non corre il rischio di rimanere a piedi perchè qualche politico ha deciso di fermare le operazioni di estrazione dell’uranio dopo il disastro di Fukushima.

Nel lunghissimo termine, tuttavia, è possibile che le autorità di regolamentazione in alcuni paesi (es. USA) decidano di stringere i criteri di approvazione delle licenze per i nuovi reattori nucleari. Il che avrà ovviamente un impatto domanda di uranio, ma si parla di un periodo di almeno 10 anni. Tempo sufficiente per vendere tutto e incamerare i guadagni.

8 Responses to Come investire in uranio e vivere felici

  1. Simone says:

    Ciao Filippo, articolo molto interessante e chiaro. Quanto tempo ci vorrà per avere energie rinnovabili a costo più conveniente dell’energia nucleare ?

    Grazie.

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  7. Comunque alla fine no… Non ci avevi beccato… Non vuole essere un insulto ma dopo parecchi anni che tenevo questo articolo nei segnalibri volevo vedere se avevi avuto ragione. Niente di male eh… Ciao! :)

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