Ops
30 novembre 2012 4 commenti
Pare che qualche leader No-Tav usi i Frecciarossa per spostarsi.
No bird soars too high if he soars with his own wings – William Blake
29 novembre 2012 Lascia un commento
Per lo meno in Sardegna. Ecco com’è andata con l’impianto di Portovesme, scritto bene.
28 novembre 2012 3 commenti
Questo blog è rimasto virtualmente fermo per qualche giorno. Un po’ per carico lavorativo a ridosso della stratosfera, un po’ per decisione propria. Il fatto è che, lo sapete tutti, sono in corso le primarie del centro-sinistra e dire qualcosa adesso senza passare per schierato o fazioso non è certamente facile.
Come ben scritto da Amedeo Balbi su Il Post, un gruppo di persone interessate alla scienza, supportate da Le Scienze, ha spinto i candidati alle primarie a confrontarsi su una serie di questioni scientifiche particolarmente rilevanti. Tra queste l’energia. Ora, il livello medio delle risposte si è rivelato buono. Tra queste, ahimè, mi ha negativamente colpito la risposta di Laura Puppato che, per quel che concerne l’energia, ha improntato la sua campagna elettorale su complottismi e denigrazione delle fonti fossili. Un esempio si trova su Il Fatto Quotidiano:
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27 novembre 2012 Lascia un commento
Mi scuso coi lettori di questo blog per il lungo silenzio, causa (super)lavoro. Il blogging ricomincia domani. Promesso.
22 novembre 2012 Lascia un commento
Dopo aver suscitato grandi aspettative – soddisfare almeno il 20 per cento del fabbisogno energetico dell’Europa con fonti rinnovabili e relativamente a basso prezzo – il progetto sta ora subendo una serie di pesanti battute d’arresto, rivela Der Spiegel: la Siemens ha annunciato il suo ritiro dal consorzio citando ragioni economiche, e il governo spagnolo ha sospeso il suo sostegno alla realizzazione del primo impianto in Marocco e della connessione alla rete europea, che dovrà per forza di cose avvenire attraverso il suo territorio. Del resto, come ha spiegato una fonte, “in questo momento i capitali per gli investimenti in Europa sono una risorsa più rara dell’energia”.
Il direttore esecutivo Paul van Son ha dichiarato che il consorzio potrebbe andare a cercare i soldi altrove, per esempio in Cina, dove la compagnia energetica statale Sgc ha già espresso interesse.
[da Presseurop, oggi]
20 novembre 2012 Lascia un commento
Il numero di FIAT 500 vendute dall’esordio sul mercato nel 2007, nemmeno 6 anni fa.
19 novembre 2012 Lascia un commento
Le linee-guida del “Piano Sulcis” prevedono: la salvaguardia del tessuto produttivo attraverso iniziative industrialmente sostenibili (con particolare riferimento al settore della metallurgia non ferrosa); la realizzazione di un centro di eccellenza “carbone pulito” nel quadro di un polo tecnologico di ricerca e produzione di energia eco-compatibile; la realizzazione delle infrastrutture indispensabili a creare le condizioni per la realizzazione di nuove iniziative settoriali e imprenditoriali; l’individuazione di nuove prospettive di sviluppo con particolare attenzione alla filiera dell’energia pulita e dell’agro-energia eco-compatibile, alla filiera del risanamento ambientale, alla filiera del turismo; il lancio, entro febbraio 2013, di un concorso internazionale di idee per tradurre le ipotesi territoriali di sviluppo in un progetto concreto.
La dotazione finanziaria del Piano è di circa 451 ml di euro.
16 novembre 2012 4 commenti
Sarà la crisi del mercato dell’auto, saranno le difficoltà finanziarie dell’eurozona, fatto sta che FIAT comincerà a produrre auto elettriche. Si comincia con la 500e, versione elettrica della famossissima 500. E pensare che solo due anni fa Marchionne escludeva categoricamente la possibilità.
13 novembre 2012 20 commenti
Prima, seconda e terza parte. Di Arnaldo Orlandini, vice-presidente di ASPO-Italia.
13 novembre 2012 16 commenti
Il mio articolo per iMille-magazine, scritto a quattro mani con l’energisauro
Come è noto, l’Italia sconta un deficit di competitività delle imprese nazionali sui mercati internazionali dovuto al prezzo d’acquisto dell’energia, mediamente superiore di oltre il 25% alla media europea [1]. Ciò è dovuto in primo luogo al mix energetico del nostro paese, dipendente dall’estero per più dell’80%, e a cui corrisponde una bolletta energetica di oltre 60 miliardi di euro l’anno.
I numeri precisi si trovano ben elencati sul blog dell’energisauro: secondo la Strategia Energetica Nazionale, spendiamo 62 MILIARDI di euro l’anno per importazioni energetiche, equivalenti a circa 4 punti percentuali del nostro PIL. Non poco. Il grafico a torta delle fonti energetiche che utilizziamo annualmente si trova sul Bilancio Energetico Nazionale [2], riportato qui sotto.
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