Che anno che fa

Il 2010 è stato l’anno uno del calendario post-crisi. Seguendo il trend del 2009, il mercato dell’auto è sceso un po’ ovunque nel vecchio e nuovo continente. In controtendenza e in pieno sviluppo, i mercati di Brasile e Cina tirano alla grande nonostante la recessione mondiale.

Il 99% delle auto mondiali continua ad andare a combustibili fossili (benzina, diesel) lasciando quote marginali a gas naturale e ibridi. Il GPL è una buona via di mezzo: combustibile fossile ma poco usato.

Per quel che riguarda l’elettrico, la partita del 2010 è stata giocata sul campo delle pubbliche relazioni e della guerra degli standard di ricarica (i tedeschi ne vogliono uno, i giapponesi tirano per un altro). L’aspettativa per l’elettrico è grossa. I veicoli elettrici/ibridi sono stati presentati ai MotorShow mondiali ed è prassi oramai comune annunciare le concept car in versione benzina, diesel e ibrido/elettrico.

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Se il diavolo avesse un’auto

La nuova Lamborghini Sesto Elemento. Dieci esemplari. 2.300.000 euro cadauna. E’ lei.

Sarà un successone

Il countdown sta per scadere. In Italia le auto elettriche di nuova generazione, quelle con le batterie agli ioni di litio stanno per arrivare direttamente nelle concessionarie. Il primato, per lo meno nel nostro Paese [..] spetta alla Citroën C-Zero, che dal mese di febbraio potrà essere acquistata a fronte di un congruo esborso di 35.960 euro.
[da Il Sole24Ore]

Anche senza incentivi per l’acquisto, sono sicuro che le venderanno tutte in due giorni. Tutte e 23.

Meglio tardi che mai

Lo start-stop è un sistema per automobili che, quando il veicolo si ferma, spegne automaticamente il motore e lo riavvia solo al momento di ripartire, risparmiando carburante ed emissioni.

Questo sistema è vantaggioso soprattutto per la guida cittadina, quando il veicolo passa una notevole quantità di tempo in attesa ai semafori o si trova imbottigliato nel classico ingorgo da pendolari, e consente risparmi di carburante ripicamente nell’ordine del 5 o 10 per cento.

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Se solo fosse un pelo più attraente…

Il primo ibrido-diesel al mondo: Peugeot 3008 Hybrid4.

Ogni cosa ha il suo prezzo

I dati di vendita delle auto in Italia nel 2010, anno uno del calendario post-crisi, sempre interessanti:

  • diesel: 46%
  • benzina: 36%
  • GPL: 14%
  • metano: 3.4%
  • ibridi: zerovirgola

Nel 2010, dunque, la quota di mercato di auto a combustibili fossili (diesel, benzina, GPL) è del 96%, il resto va a metano e ibridi.

E’ interessante confrontare questi dati con le vendite del 2009, l’anno della crisi nera del settore. Nel 2009 crollarono le immatricolazioni dei veicoli diesel (-8.5%) e benzina (-5.5%) mentre volarono GPL (+12%) e metano (+2%).

Prima conclusione: il prezzo del carburante è uno dei principali veicoli della percezione di vantaggio economico. Bella scoperta. E poi?

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Intanto, lassù al nord

Volvo sta con le pezze al culo.

Buon Natale.

Firenze e la parabola degli scooter elettrici

Firenze è una città interessante.

Oltre a possedere forse il più bel patrimonio artistico italiano, in città trova posto anche una fitta rete di colonnine di ricarica per scooter elettrici. Ci sono circa 100 colonnine per 370mila abitanti. Fatti i conti, la densità di colonnine è 1 ogni 3500 abitanti, che è un valore molto simile alla densità di distributori di benzina in suolo italico (1 ogni 2700 abitanti).

Inoltre, il Comune eroga un conttributo economico per l’acquisto di veicoli elettrici: 150euro per le bici, 750euro per gli scooter, 3000 euro per i mezzi da trasporto merci.

Mi dicono gli amici del forum NTE che, ad oggi, sono state presentate solamente 5mila domande per veicoli elettrici, 44 veicoli per colonnina di ricarica. Per contro, in Italia, benzina/diesel stanno sui 1500 veicoli per distributore, trentacinque volte tanto. Una differenza enorme.

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E’ il mercato, baby

La storia del GPL in Olanda è un caso da manuale perfetto per lo studio della diffusione di carburanti alternativi.

Il GPL fu introdotto in Olanda nel 1954. Nel 1980, i veicoli GPL raggiunsero la massima diffusione nel mercato olandese (12%), declinando da allora fino a raggiungere il 2% attuale. Parallelamente, la diffusione di una rete di distributori GPL cominciò nel 1954, raggiunse il 50% del mercato col picco del 1980 e ancora oggi si attesta sul 40%.

Il GPL in Olanda non lo usa praticamente più nessuno, nonostante il 40% dei distributori a benzina siano equipaggiati anche per il rifornimento di GPL e nonostante le tasse sul carburante siano più basse di benzina e diesel.

Il motivo è presto spiegato: secondo gli olandesi dell’ECN, l’introduzione di un carburante alternativo – GPL, metano, idrogeno e, in diversa misura, elettricità – richiede sostanzialmente due cose. La prima è il supporto dell’industria. La seconda è un chiaro vantaggio economico per l’utenza.

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Air Force Italy

La storica partita a carte sull’aereo presidenziale di Bearzot, Zoff, Causio e Pertini.

Ciao, Enzo.