Titolo in picchiata
12 novembre 2013 2 commenti
Un’altra Model-S di Tesla, la terza, è andata in fiamme.
Le mie scuse ai lettori per l’assenza prolungata. Gli impegni di superlavoro sono finiti, vivaddio.
No bird soars too high if he soars with his own wings – William Blake
12 novembre 2013 2 commenti
Un’altra Model-S di Tesla, la terza, è andata in fiamme.
Le mie scuse ai lettori per l’assenza prolungata. Gli impegni di superlavoro sono finiti, vivaddio.
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L’articolo citato confermerebbe un mio sospetto: che gli investitori (tutti ovviamente alla ricerca della nuova Apple e della nuova Google) sono anzitutto preoccupati dell’eccessiva capitalizzazione che il titolo Tesla ha raggiunto sul NASDAQ e qualsiasi scusa diventa buona per vendere.
E’ evidentemente più significativo da un punto di vista industriale vendere centinaia di milioni di tablet e smartphone all’anno o realizzare e manutenere Google Street View che piazzare qualche migliaio di sciccosi veicoli elettrici così innovativi, ma davvero così innovativi!, che addirittura “risolvono” il problema dell’autonomia piazzando 80kWh di celle al litio in ogni sperduto dmc di spazio libero.
In altri termini gli investitori temono che Tesla non piazzerà poi tutti questi veicoli sul mercato. Dagli torto.